Fra tutti gli elettrodomestici, lo sbattitore elettrico è senza dubbio uno dei più utili: come si farebbe altrimenti a montare perfettamente e senza nessuna fatica ingredienti di diverso genere (come le uova e la panna, tanto per fare due esempi) per preparare le ricette più svariate? In effetti la sbattitura manuale è un’operazione molto faticosa che fra l’altro, per quanto impegno si possa mettere, non porta quasi mai agli stessi risultati che si possono ottenere con un buon sbattitore elettrico.
Non stupisce quindi che lo sbattitore elettrico sia un elettrodomestico molto comune, spesso presente anche nelle cucine meno fornite.
Avete deciso di acquistarne uno, ma non sapete bene quale modello scegliere? Di seguito riportiamo una serie di domande e risposte sugli sbattitori elettrici, che potrebbero guidarvi nel vostro acquisto e anche nell’utilizzo dell’apparecchio.
Lo sbattitore può essere utilizzato per tante preparazioni diverse: a cominciare da quelle dolci. Spesso infatti viene usato per montare bene ingredienti come gli albumi, la panna o le uova insieme allo zucchero, per preparare torte e impasti dolci di vario genere (creme, biscotti e bignè, pan di Spagna, paste frolle montate, meringhe, etc.).
Tuttavia lo sbattitore non serve solo per le ricette dolci, a differenza di quanto si potrebbe credere. Ad esempio è indispensabile anche per preparare la maionese e tante altre salse molto utilizzate in cucina.
Si può usare anche per impasti di una certa consistenza. Lo sbattitore infatti, oltre a montare alla perfezione ingredienti liquidi e semiliquidi, è anche in grado di impastare ingredienti e composti più densi e corposi, se il motore ha una potenza adeguata. Gli sbattitori più potenti possono infatti essere utilizzati anche per preparare gli impasti base di pizza, pane e focaccia.
Il meccanismo attraverso il quale uno sbattitore funziona è molto semplice: azionandolo le fruste iniziano a girare, generando aria che viene immessa nell’ingrediente (o negli ingredienti) da sbattere. E’ proprio l’aria quindi a montare il composto conferendogli una consistenza bella spumosa.
Sì, lo sbattitore elettrico è un elettrodomestico molto semplice da utilizzare: basta inserire le fruste (nei modelli con le fruste removibili, che sono la maggior parte) e poi premere l’apposito pulsante per azionare l’apparecchio.
Dipende dal modello: i modelli migliori e più costosi in genere sono silenziosi. Per sapere se il modello che si sta acquistando è rumoroso, consigliamo di leggere le recensioni che gli utenti lasciano online, visto che l’eventuale rumorosità non è in genere un elemento riportato nella scheda del prodotto o nel libretto delle istruzioni.
Se ne possono trovare due tipi, che si differenziano leggermente per come sono strutturati. La prima tipologia di sbattitore è quella tradizionale: si tratta del modello senza contenitore. La seconda è invece la più recente e prevede una base di appoggio con inclusa una ciotola in cui mettere gli ingredienti da sbattere.
Lo sbattitore tradizionale non funziona in modo autonomo, ma ha sempre bisogno dell’intervento umano: bisogna infatti tenere il corpo macchina (nel quale sono infilate le fruste) sollevato durante tutta la durata della sbattitura. Inoltre, prima di procedere con il lavoro è necessario scegliere un recipiente (in cui mettere il composto da montare) che abbia una grandezza e una profondità adeguate, visto che questo modello di sbattitore non include il contenitore.
Si tratta di un modello di sbattitore in grado di lavorare in assoluta autonomia: è sufficiente infatti premere il pulsante di accensione (ed eventualmente selezionare altre impostazioni presenti) per mettere in moto l’azione rotatoria delle fruste. Avendo una base di appoggio e un contenitore incorporato, lo sbattitore fa tutto da solo.
La prima differenza che salta all’occhio è naturalmente il fatto che il modello più classico non lavora in autonomia, quello con contenitore invece sì: questo comporta ovviamente un diverso grado di comodità e praticità nell’utilizzare l’apparecchio. Gli sbattitori tradizionali sono meno comodi da usare: poiché bisogna tenerli sollevati, possono affaticare la mano e il braccio, soprattutto se gli ingredienti richiedono di essere sbattuti per parecchi minuti. Lo sbattitore a ripiano invece è particolarmente comodo perché, oltre a non affaticare in nessun modo il braccio o la mano, una volta azionato ci si può tranquillamente dedicare ad altro in cucina, mentre l’apparecchio svolge il suo lavoro.
Altre differenze significative fra i due modelli riguardano i seguenti aspetti:
- Ingombro e peso: i modelli più grandi, pesanti e ingombranti sono senza dubbio quelli con ciotola e ripiano. Gli sbattitori tradizionali, invece, sono generalmente piccoli e compatti (stanno tranquillamente anche dentro un cassetto della cucina)
- Costo: essendo più comodi da usare e maggiormente performanti, gli sbattitori da ripiano sono anche i più costosi, in linea di massima. I modelli classici, invece, hanno prezzi più contenuti.
Dipende molto dalle proprie esigenze in cucina e dalla frequenza di utilizzo.
Lo sbattitore da ripiano è certamente più indicato in caso di utilizzo intensivo, in quanto è molto più comodo e pratico. Quello tradizionale, invece, può andare benissimo nel caso in cui lo sbattitore venga impiegato solo poco frequentemente.
Dipende sia dal modello di sbattitore che dal tipo di alimento che si deve lavorare.
Di conseguenza, per sapere la portata massima del vostro sbattitore, è indispensabile che leggiate il libretto delle istruzioni incluso con l’apparecchio. Sul libretto vengono infatti riportate anche le informazioni relative alle quantità massime che si possono sbattere per ogni categoria di alimento.
Si tratta di informazioni importanti che consigliamo di verificare perché sbattere una quantità eccessiva di un ingrediente significherebbe sovraccaricare il motore e quindi compromettere il buon funzionamento dell’elettrodomestico.
Qualora il libretto di istruzioni cartaceo non riporti in modo dettagliato questo genere di indicazioni, suggeriamo di scaricare il libretto dal sito ufficiale dell’azienda produttrice: spesso, infatti, il libretto presente online è più dettagliato, preciso e completo di quello cartaceo.
Sono diverse le variabili che, messe insieme, determinano la qualità generale di uno sbattitore. Nello specifico, occorre valutare attentamente:
- Potenza dello sbattitore
- Materiali in cui sono composte le varie componenti (con particolare riferimento alle fruste e alla ciotola, se presente)
- Tipologia e quantità di funzionalità aggiuntive
- Livello di praticità dell’apparecchio (struttura e design)
- Accessori presenti (tipi di fruste, struttura della ciotola…)
- Pulsante di espulsione delle fruste.
La potenza massima degli sbattitori attualmente presenti in commercio si attesta sui 450 Watt di potenza.
Il valore minimo è di 150 Watt.
Con esigenze di questo genere bisogna senz’altro scegliere uno sbattitore con la massima potenza possibile: quelli di bassa potenza, infatti, riescono a lavorare bene solo gli ingredienti più liquidi e meno corposi (come le uova, la panna, etc.)
Non necessariamente. Un’alta potenza del motore non sempre si associa alla presenza di varie funzioni: dipende dal modello di sbattitore.
Si tratta del tempo massimo che uno sbattitore può raggiungere restando acceso e in funzione. Negli sbattitori più piccoli questo lasso di tempo in genere è molto limitato: 5 minuti. In quelli più grandi e potenti, invece, tendenzialmente il tempo di utilizzo continuo aumenta in modo significativo.
Si tratta del tempo che serve allo sbattitore per raffreddare il motore. Dopo averlo utilizzato e spento, quindi, bisogna aspettare un certo lasso di tempo (che è appunto il tempo di riposo) perché si possa accenderlo di nuovo. In genere il tempo di riposo è inversamente proporzionale alla potenza del motore: maggiore è la potenza del motore, minore sarà il tempo necessario al raffreddamento (e viceversa).
Oltre ad avere una buona potenza e un buon tempo di utilizzo continuo, gli sbattitori migliori presenti sul mercato hanno diverse funzioni che permettono all’utente di migliorare la sbattitura, adattandola alle necessità della preparazione e dell’ingrediente da montare. Ad esempio, la funzione turbo, quella di sbattitura continua e quella ad impulsi. Inoltre uno sbattitore di buona qualità deve avere diverse velocità fra cui poter scegliere: i modelli migliori ne hanno almeno 5.
Dipende dall’ingrediente che si sta usando e dal risultato che si vuole ottenere. Anche in questo caso può essere di grande aiuto leggere il libretto delle istruzioni: nei più dettagliati viene spesso riportata anche la velocità più adatta alle varie preparazioni.
Inoltre, è utile tenere presente che in linea generale per mescolare gli ingredienti più corposi e asciutti (come la farina, le patate o il burro) è necessario impostare la velocità più bassa, ovvero la velocità 1. Una velocità intermedia è invece maggiormente indicata per impastare (ad esempio per fare il pane o i biscotti), mentre le velocità più alte sono adatte per montare bene le uova, le creme e per lavorare a pomata il burro.
La funzione turbo è pensata per quando si rende necessario dare maggiore velocità e vigore alla sbattitura in una determinata fase della lavorazione (spesso verso la fine), così da ottenere una montatura perfetta. Solitamente si ricorre a questa funzione quando si stanno lavorando ingredienti piuttosto consistenti e corposi: è un po’ meno utile per sbattere gli alimenti liquidi.
Questa funzione è perfetta per lavorare gli ingredienti che richiedono di essere sbattuti e impastati piuttosto a lungo, con una velocità e un’intensità costanti (ad esempio, gli impasti per il pane). Per avviare questa modalità di lavorazione, negli sbattitori tecnologicamente più avanzati basta scegliere le impostazioni necessarie (velocità, durata, spegnimento automatico se è presente) per poi premere il tasto di accensione.
Potremmo definire questa funzione come l’esatto opposto della funzione di sbattitura continua: se quella continua è una modalità di lavorazione continua, quella ad impulsi al contrario si interrompe dopo un certo lasso di tempo, per poi riprendere. In questa maniera il composto che si sta lavorando ha la possibilità di riposarsi e questo è fondamentale per la buona riuscita di alcune preparazioni (ad esempio per determinate creme).
In molti modelli sì: una volta usate, si possono togliere in modo da lavarle comodamente senza rischiare di bagnare il corpo dell’apparecchio. Ci sono anche dei modelli di sbattitore con fruste fisse, ma risultano senza dubbio più comodi e pratici quelli con fruste removibili.
No, ce ne sono di vari tipi. Le più tradizionali sono quelle a filo (le classiche fruste che si usano per montare a neve gli albumi), ma ve ne sono tante altre, differenti per grandezza e forma. Fra le più conosciute ci sono senza dubbio quelle a spirale, perfette per lavorare impasti di una certa consistenza.
Dipende dal modello e dal costo. Gli sbattitori più accessoriati e più costosi possono anche includere diversi tipi di fruste, da scegliere a seconda dell’ingrediente che si deve lavorare. Molti ne hanno due tipi (in genere quelle a filo e quelle a spirale), mentre i modelli più basici e più economici hanno solo le fruste a filo e null’altro.
Le modalità di rimozione sono fondamentalmente due:
- Attraverso un pulsante di espulsione (basta premere l’apposito pulsante che fa uscire le fruste)
- Manualmente: se lo sbattitore non è dotato di pulsante di espulsione, le fruste andranno semplicemente tolte tirandole con le mani (facendo attenzione a non rovinarle, né a sporcarsi le mani).
Oltre che dal fatto di avere varie funzionalità, i modelli migliori di sbattitore con ciotola si riconoscono anche da come sono strutturati.
In particolare, devono avere il contenitore in una posizione leggermente inclinata, non del tutto in piano. In questo modo le fruste riusciranno a sbattere molto bene il composto perché lo raggiungeranno tutto, in quanto gli ingredienti scivoleranno verso una parte della ciotola, accumulandosi. Da questo punto di vista sono ottimi anche gli sbattitori nei quali la ciotola ruota su di sé mentre le fruste girano.
Acquistando uno sbattitore elettrico con ciotola di buona qualità è difficile che possa verificarsi un’evenienza di questo genere, in quanto la ciotola ha una posizione e delle dimensioni tali da impedire che fuoriescano schizzi di impasto.
Con gli sbattitori tradizionali, invece, per evitare gli schizzi è fondamentale scegliere una terrina sufficientemente profonda e aumentare la velocità dello sbattitore gradualmente, senza impostarla subito al massimo. Inoltre lo sbattitore va tenuto sollevato in posizione perfettamente orizzontale, senza inclinarlo.
Nei seguenti video (il primo pubblicato da Kasanova, il secondo da Euronova Italia), potete vedere come si utilizzano entrambi i modelli di sbattitore:
Può esserci questo rischio se si lavora l’impasto a lungo e se l’impugnatura dello sbattitore non è ergonomica. Con un’impugnatura ergonomica, invece, si riduce di molto il rischio di affaticamento perché sia la mano che il braccio stanno in una posizione corretta.
Inoltre è molto importante anche considerare il peso dello sbattitore: per non affaticare il braccio non dovrebbe pesare più di 1 kg.
Orientativamente, una lunghezza di circa un metro può andare bene perché permette una certa libertà di movimento in cucina. Naturalmente molto dipende anche dalla grandezza della vostra cucina: se è molto piccola e lascia poco margine di movimento, può essere appropriato anche uno sbattitore dotato di cavo più corto.
Pulire uno sbattitore elettrico è un’operazione molto semplice, soprattutto se le fruste sono removibili. Basta infatti staccare il cavo dalla presa di corrente e, dopo aver controllato che tutte le impostazioni siano a 0, togliere le fruste (manualmente o schiacciando l’apposito pulsante). A questo punto si possono lavare sia le fruste che la ciotola con del semplice detersivo, mentre sul corpo macchina sarà sufficiente passare un panno leggermente umido per eliminare eventuali schizzi.
Se avete uno sbattitore con fruste fisse, dovrete necessariamente lavarle tenendo il corpo macchina inclinato e facendo molta attenzione a non bagnarlo.
Il corpo macchina è in plastica (perché la plastica è leggera e attutisce le vibrazioni causate dal motore), mentre le fruste possono essere in acciaio o alluminio e la ciotola in plastica o acciaio (o altra lega).
Il problema dei materiali si pone soprattutto per fruste e ciotola, visto che sono le due componenti più soggette ad usura.
Il materiale che offre maggiori garanzie in termini di resistenza è senza dubbio l’acciaio inox: non per nulla è anche un materiale che fa salire il prezzo dello sbattitore.
Se si vuole risparmiare un po’, si può anche scendere a qualche compromesso scegliendo uno sbattitore con ciotola realizzata in una plastica robusta e di prima qualità, priva di bisfenolo e antigraffio.
Considerando che si parte da un costo minimo di 15-20 euro per arrivare ad un prezzo massimo di circa 100-130 euro, il prezzo di uno sbattitore di fascia media si attesta intorno alle 60-70 euro. A questa fascia di prezzo si trovano sbattitori di qualità più che soddisfacente, ma se si cerca l’eccellenza (ad esempio perché si intende usare molto spesso l’elettrodomestico) basta aggiungere qualche decina di euro per acquistare un prodotto di fascia alta, migliore sia per quanto riguarda i materiali che le prestazioni.
Per acquistare uno sbattitore di qualità (ed essere assistiti adeguatamente in caso di bisogno) consigliamo di visionare gli articoli offerti da brand come Bosch, Imetec, Kenwood, Moulinex e Philips.




